Cres

La cittadina di Cres è la località più grande e il centro amministrativo dell’isola.

Si trova nella parte nord-est di una baia ben protetta, che per secoli ha offerto un buon riparo da maltempo. La sua posizione favorevole ha permesso la costruzione di una grande marina nella parte meridionale dell’isola. Nella baia non mancano inoltre ampi spazi balneari: le prime spiagge si trovano a pochi passi dal centro di città. La posizione geografica della città ha inoltre favorito lo sviluppo di settori come la pesca, l’ingegneria marittima e la costruzione navale. La straordinaria fertilità del terreno che circonda la città favorisce la crescita degli uliveti, dai cui frutti si produce ogni anno il famoso olio di oliva di Cherso.

Lubenice

Lubenice è un piccolo villaggio situato su uno scoglio, a 378 m sopra il livello del mare. Sorto in un importante punto geostrategico, il villaggio è stato già nel Medioevo uno dei maggiori centri dell’arcipelago.

Lo testimoniano una fortificazione medievale, i resti delle mura cittadine e l’antica porta della città. Nelle adiacenze della piazza centrale del villaggio ci sono numerose chiesette: chiesa di Santa Domenica, la chiesa gotica di San Antonio l’Eremita, la chiesa parrocchiale della Beata Vergine Maria il cui campanile risale al XVIII secolo, la chiesa di San Giacomo.

Beli

Beli, una delle prime località dell’isola, ha svolto un ruolo molto importante nella sua storia.

Il borgo, sorto sulle rovine di una fortificazione preistorica su un colle alto 130 m a nord dell’isola ha l’aspetto di un’acropoli. S’inserisce perfettamente nel quadro di villaggi tipici mediterranei, con abitazioni costruite molto vicine tra di loro. La località di Beli vanta un ricco patrimonio storico-culturali, tra cui: la chiesa parrocchiale con un’abside semicircolare, sorta sulle rovine dell’antica chiesa romanica, in cui sono conservate alcune importanti iscrizioni glagolitiche; la chiesa di Santa Maria con la collezione museale; la chiesetta gotica di San Antonio a una navata, situata sul cimitero locale; poi, le stalle preistoriche all’entrata nel villaggio e, infine, il ponte romano sul canyon e la testa di pietra del re Abele.

Valun

Valun, un pittoresco borgo di pescatori e contadini situato tra due formidabili spiagge di ghiaia a sud dalla città di Cherso, era originariamente il porto dell’antico villaggio di Bućev, le cui rovine sono state ritrovate vicino alla chiesa di San Marco.

Nella chiesa invece è stata scoperta la Lapide di Valun, che, risalente all’ XI secolo, è uno dei monumenti glagolitici più antichi ed è conservato nella chiesa della parrocchia di Valun. Una visita che è interessante collegare a quella del Lapidario glagolitico, situato sul terrazzo di un odierno ristorante: la collezione comprende copie delle lapidi glagolitiche più antiche dell’Istria, del Quarnero e della Dalmazia.

Valun è inoltre una famosa destinazione gastronomica, i cui piatti tipici sono soprattutto a base di pesce.

Martinšćica

Il borgo di Martinšćica, secondo per la grandezza sull’isola, si trova nella grande baia sulla costa occidentale di Cherso.

Il suo nome deriva dalla chiesa medievale di San Martino, santo patrono di Martinšćica.

Si punta soprattutto sul turismo di tipo famigliare e campeggi ed è particolare per le piante mediterranee e le splendide spiagge che si stendono nella parte settentrionale del villaggio, offrendo la destinazione perfetta per una vacanza attiva. Nei pressi di Martinšćica si trovano altre destinazioni turistiche interessanti come Miholašćica, Stivan e Vidovići.

Da non perdere sono le antiche fortificazioni, le rovine della chiesa romanica di San Cristoforo, e i frammenti della chiesa gotica di San Cosimo e Damiano, situate sule colline che circondano il borgo e, nelle calette, le rovine delle antiche ville.

Osor

Già nota nell’antichità, Osor (Ossero) sorge là dove le isole di Lussino e Cherso sembrano sfiorarsi.
Grazie al canale (Cavata, Kavuada, Cavanella) che divide le due isole e che permise il passaggio e la navigazione da un mare all’altro, Ossero nel passato fu protagonista del traffico mercantile che si svolgeva tra l’alto Adriatico e la costa dalmata, diventando grazie al quale divenne un porto dal respiro internazionale.

L’antica piazza di Ossero a cui s’affacciano bellissimi edifici del XV e del XVI secolo (come il palazzo del Municipio con la loggia – oggi ospitante la Collezione archeologica d’Ossero facente parte del Museo di Lussino, il palazzo vescovile e la maestosa cattedrale con campanile), costituisce il centro storico della cittadina.

Mali Lošinj

Lussinpiccolo (Mali Lošinj) è il più grande centro abitato dell’isola. Grazie alla sua posizione sul versante meridionale del golfo di Lussino, negli anni è diventato un importante centro marittimo, mercantile e, ultimamente, anche turistico.
Sorta nel bel mezzo del golfo di Augusta, la più grande insenatura dell’isola, con i suoi 8.116 abitanti è oggigiorno il più grande centro abitato delle isole adriatiche.

Le origini di Lussinpiccolo datano al XII secolo, quando l’isola di Lussino fu raggiunta da dodici famiglie croate che si stabilirono nella baia orientale di San Martino. I primi coloni croati erano originariamente allevatori e agricoltori; in seguito, scoperta la pesca ed essendosi specializzati nella marineria e nella costruzione di navi, decisero di lasciare le campagne e d’insediarsi lungo le coste dell’isola. Il periodo d’oro di Lussinpiccolo coincide con la fine del XIX secolo quando, grazie al mare e alla marineria, da “piccolo villaggio“ qual era, Lussinpiccolo diventa una vera e propria cittadina marinara.

Veli Lošinj

Lussingrande (Veli Lošinj) sorge in una stretta baia del versante sud-orientale dell’isola di Lussino, ai piedi del monte di S. Giovanni (Sveti Ivan). Molto suggestiva, con le sue alte case in riva al mare che circondano il porticciolo e con le ville signorili attorniate da bellissimi giardini, con i suoi mille abitanti è il secondo centro abitato dell’isola.
Interessante notare come, tempo addietro, Lussingrande (all’epoca Velo Selo) fosse più grande di Lussinpiccolo (Mali Lošinj). Col tempo, però, Lussinpiccolo prese a svilupparsi più rapidamente di Lussingrande, tanto che la situazione si capovolse completamente. Nonostante ciò, i nomi sono rimasti tali e quali fino ad oggi.